Scienza e ricerca

Ritengo che alcune premesse e precisazioni meritino di essere prese in considerazione riguardo la scienza, la ricerca e gli studi scientifici in generale e quindi anche nel particolare ambito nutrizionale, cioè quello che verrà trattato in questo blog. Lo faccio con la stessa modalità che cercherò di rispettare nei prossimi articoli: citando studi e lavori scientifici nel tentativo di completare un quadro generale che rischierebbe di essere limitato se considerassi unicamente le ipotesi e gli studi maggiormente diffusi e che quindi hanno indirizzato gli approcci e i protocolli ufficiali, e perché le scelte in materia di prevenzione e salute devono essere una responsabilità soggettiva, compiute in totale libertà, ma devono anche essere il più possibile correttamente informate.

Karl Popper (1902-1994) filosofo ed epistemologo, ha trattato magistralmente i problemi che affliggono il mondo scientifico. Riassumo attraverso alcune sue citazioni aspetti che sarà importante tenere sempre presenti.

Egli vedeva nella regolarità e nella riproducibilità le colonne portanti della ricerca scientifica, da “Logica della scoperta scientifica“, 1934:
“Soltanto quando certi eventi ricorrono in accordo con regole, o regolarità, come nel caso degli esperimenti ripetibili, le nostre osservazioni possono essere controllate, in linea di principio, da chiunque”.

Molto suggestiva, soprattutto oggi, la distinzione che vedeva tra verità e certezza, da “Conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico“, 1972:
“Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l’unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere”.

Infine, sulla sua critica all’approccio esclusivamente tecnico, passivo e induttivo che degrada la scienza a scientismo, da “Il futuro è aperto: il colloquio di Altenberg insieme con i testi del simposio viennese su Popper“, 1989:
“Se lo scientismo è qualcosa, esso è la fede cieca e dogmatica nella scienza. Ma questa fede cieca nella scienza è estranea allo scienziato autentico. […] Tutti i grandi scienziati furono critici nei confronti della scienza. Furono ben consapevoli di quanto poco noi conosciamo”.


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